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GEOMECCANICA CMV/ Storia di una (ex) grande azienda giunta al capolinea

In principio fu la CMV, la Costruzioni Meccaniche Venafrane, a far conoscere nel mondo un marchio sinonimo di qualità e altissima specializzazione, che aveva portato l’azienda a diventare “leader nel settore dei macchinari per fondazioni speciali”. La tecnologia e il know how nel campo geologico ha permesso al gruppo – sul mercato dal 1968 – di espandersi non solo sul territorio nazionale ma in numerosi paesi esteri.

di Andrea Succi

Stabilimenti in Malesia, Singapore, Thailandia, Indonesia, Miamar, India, Cina, Australia; agenzie in Brasile, Iran, Russia, Ungheria, Inghilterra, Turchia; franchising in Spagna, Portogallo, Angola, Mozambico, Argentina, Venezuela, Colombia, Perù, Ecuador, Paraguay, Uruguay, Messico, Panama.

Da Venafro – dal piccolo Molise – alla conquista del mondo, grazie ad un management accorto e ad operai invidiati dalla concorrenza per capacità specifiche e spirito di sacrificio.

Come sia stato possibile passare da uno status di leader internazionale del settore a quello di azienda fallita è aspetto che gli inquirenti dovranno chiarire, ma qualche segnale c’è stato già alcuni anni fa. La CMV entra in crisi e dalle sue ceneri, come un’araba fenice, spunta il gioiellino Geomeccanica, che ne eredita clienti e marchio. Eppure…

Eppure – come riporta Altromolise.it – “anche la Geomeccanica è finita in un tunnel di debiti, nonostante l’intervento massiccio della Regione Molise che, attraverso la Finmolise, qualche anno fa ne ha rilevato il 35 per cento con un esborso di 5,6 milioni di euro. Non si è mai capito cosa sia successo. Come sia stato possibile che un’azienda, posseduta per oltre un terzo dalla Regione, sia precipitata fino all’orlo del fallimento. Un’azienda che fino a poco tempo fa funzionava, aveva commesse, lavorava…”

La storia recente viene purtroppo macchiata da pignoramenti, proteste degli operai, nuove società che prendono il malloppo e si spostano di qualche chilometro per continuare a fare quello che la Geomeccanica già faceva a Venafro.

Insomma, il gioco delle tre carte…