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FIAT TERMOLI/ Trionfo Fiom: l’azienda di Marchionne condannata per comportamento antisindacale

Il ricorso era stato presentato qualche mese fa dagli uomini del sindacato di Landini, che in violazione dell’articolo 38 della legge 300 del 1970 non potevano più svolgere attività all’interno della fabbrica di Rivolta del Re. Soddisfazione degli operai aderenti alla Fiom soprattutto perché a Milano, Lecce e Torino l’azienda ha avuto ragione grazie a sentenze di natura opposta. La decisione coraggiosa è del giudice Aldo Aceto del tribunale di Larino.

di Viviana Pizzi

Dopo Bologna, Bari e Napoli anche nello stabilimento di Rivolta del Re a Termoli le tute blu della Fiom Cgil possono rientrare a pieno titolo nella rappresentanza sindacale dell’azienda. Il sindacato di Landini era già pronto a una sentenza del genere e in fabbrica c’era chi già attendeva questo tipo di verdetto per tentare di contrattare direttamente con la fabbrica. Ma cosa è realmente accaduto: é presto detto.

Il giudice Aldo Aceto di Larino ha condannato la Fiat per comportamento antisindacale. In violazione dell’articolo 38 della legge del 1970 aveva escluso le rappresentanze sindacali della Fiom dalla contrattazione di ogni diritto dei lavoratori. Questo in pratica si traduceva nell’impossibilità di eleggere Re e Rsa. La Fiom non poteva avere un’organizzazione di categoria uguale a quella di Cisl, Uil e Fismic. Non poteva affiggere volantini in bacheca. Tutto dopo che l’organizzazione di categoria non aveva firmato l’accordo sull’estensione dei contratti modello Pomigliano. La causa davanti al giudice del lavoro nella sede distaccata di Termoli era stata discussa lo scorso 28 marzo. Di oggi invece il deposito della sentenza. In tutta Itali sono sessanta le vertenze presentate all’azienda termolese.

Soddisfatti tutti gli operai aderenti alla Fiom Cgil. Soprattutto da parte di chi ha dato anima e cuore alla causa. “Giustizia è stata fatta  – ha dichiarato l’operaio Fabio D’Ilio in rappresentanza della Fiom – faremo ora quello che abbiamo sempre fatto nel passato, staremo vicini ai lavoratori. E’ questo ciò che sappiamo fare e lo continueremo a fare quotidianamente. Questa vittoria è avvenuta in un momento importante per la Fiom Cgil. Un momento in cui tutte le regole sindacali saltano in nome della produzione. Abbiamo vinto e a breve ripristineremo la nostra rappresentanza all’interno della fabbrica con le elezioni delle Rsa”. D’Ilio, storico militante, potrebbe essere uno dei candidati.

La sentenza del giudice – ha continuato D’Ilio – arriva dopo le votazioni del 19 e 20 aprile nelle quali la Fiom fuori dai cancelli e al di fuori di ogni democrazia ha ottenuto 713 voti”. La vittoria di Termoli oggi è ancora più importante se si considera che, contemporaneamente, il Tribunale di Torino ha respinto 21 ricorsi relativi a 15 società Fiat e Industrial. Alla Fiat hanno dato ragione anche il giudice di Milano e di Lecce. Questo significa che a Termoli il giudice Aceto ha avuto grande coraggio nel dar ragione ai lavoratori e a riaffermare il diritto dei sindacati di contrattare coi padroni.