AMMINISTRATIVE MOLISE 2012/ Curiosità, alleanze e faccendieri
Il prossimo fine settimana per il turno delle amministrative saranno chiamati alle urne sette milioni spalmati su 770 comuni. Ovviamente anche la Regione Molise è interessato a questo turno elettorale. Sul suo territorio saranno 21 i comuni interessati al voto. Solo un di questi, Isernia, supera i 15 mila abitanti. L’eventuale turno di ballottaggio si terrà il 20 e 21 maggio. Ecco un focus sui comuni più importanti. SEGUI LA DIRETTA TWITTER #elezioniisernia2012
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di Alessandro Corroppoli – Twitter.com/AlexCorroppoli
21 comuni al voto. 17 nella Provincia di Campobasso (Busso, Campolieto, Castelbottaccio, Castellino del Biferno, Duronia, Guardalfiera, Jelsi, Limosano, Montefacone del Sannio Montelongo, Montemitro, Petacciato, San Felice del Molise, San Martino In Pensilis, San Massimo, Torella del Sannio, Toro). Quattro quelli nella Provincia di Isernia: il comune capoluogo (Isernia), Castelpizzuto, Civitanova del Sannio e Sant’Elena Sannita.
Se di Isernia, l’unico comune capoluogo di regione, se ne parla ampiamente nelle altre pagine del giornale; qui ci occuperemo dei cosiddetti comuni minori ma che per importanza politica e posizione geografica e per i ruoli che occupano e occuperanno i futuri primi cittadini non sono secondi a nessuno. Ne esamineremo cinque. Tutti della provincia di Campobasso. Guardalfiera, San martino in Pensilis, Toro, Petacciato e Duronia.
DURONIA
Iniziamo proprio da quest’ultimo comune. Nel paese che ha dato i natali ai genitori di Elio Germano tre saranno i candidati che si sfideranno per la carica di primo cittadino: Michelino D’Amico per la lista Paese mio (sindaco uscente), Mario Petrarca per la lista Uniti per Duronia e Maglione Domenico per la lista Movimento Sociale italico.
Poniamo la lente d’ingrandimento sul piccolo comune, incastonato tra Campobasso e Frosolone, perché solo pochi giorni fa una candidata della lista Paese Mio, Michela Manzo, è stata oggetto di minacce:” Non tornare più a Duronia altrimenti ti facciamo saltare la macchina con tuo figlio”. Solo questo basterebbe per disporre la massima sorveglianza nei luoghi adibiti al voto ma crediamo che bisogni estendere i controlli su tutto il territorio cittadino affinchè tutte le operazioni di voto e di spoglio si possano svolgere nella maniera più civile e democratica senza intimidazione di alcune genere.
TORO
Passiamo al comune di Toro. Nel paese alle porte di Campobasso due saranno gli sfidanti alla carica di primo cittadino: Gianna Cassetta candidata a Sindaco Primavera Torese e Angelo Simonelli candidato Sindaco Vivere Toro (sindaco uscente). Nel luglio 2009 il comune di Toro, i suoi cittadini, furono risvegliati dall’inquietante notizia dell’arresto di due presunti camorristi. I provvedimenti di custodia cautelare furono firmati dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo Campano. L’inchiesta riguardava un giro di estorsioni e il gioco d’azzardo. I due arrestati a Toro vivevano in una casa presa in fitto nel centro storico. Ancora oggi le indagini sono in corso per capire se i due giovani erano in Molise per curare affari o per nascondersi da eventuali ritorsioni. Dato che l’episodio citato non è l’unico e neanche l’ultimo caso di infiltrazione malavitosa nel nostro territorio, ci auguriamo che il primo cittadino eletto faccia più attenzione quando concede domicilio a nuovi arrivati.
GUARDIALFIERA
Siamo a Guardalfiera. L’incantevole paese che si affaccia sul secondo lago artificiale più grande d’Europa vede concorrere per la carica di sindaco due liste capeggiate rispettivamente da: Remo Grande candidato Sindaco Insieme per Guardialfiera e Malvino Di Sabato candidato Sindaco Super partes. Remo Grande nome più che conosciuto sulle cronache politiche locali: già sindaco della cittadina che ha dato i natali a Francesco Jovine, più volte consigliere provinciale, una piccola parentesi da consigliere regionale ma soprattutto l’uomo con cui Nicola D’Ascanio riformò una nuova maggioranza trasversale, in seno al consiglio provinciale di Campobasso, per reggere l’urto della sfiducia presentatagli dalla sua compagna di partito (Pd) Annamaria Macchiarola (all’epoca anche segretario regionale del Pd). Ma soprattutto Remo Grande è noto per le vicende legate al post terremoto che gli provocarono parecchi problemi con la giustizia. Non ultimo il rinvio a giudizio disposto nello scorso mese di gennaio dal Gup Maria Vezzi per lui, Giuseppe Bellini, attuale sindaco , per l’assessore Catalano e per il tecnico Lorenzo Tanzilli. A tal proposito non fa scalpore la costituzione di parte civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Dipartimento della Protezione Civile. Diverse furono negli anni le Ordinanze che il Presidente del Consiglio dei Ministri emanò per definire sul come potessero essere erogati i fondi e soprattutto chi ne dovesse essere il beneficiario nel caso dell’autonoma sistemazione. Tali ordinanze non solo l’Amministrazione comunale non seguì ma addirittura interpretò secondo logiche clientelari. Ecco di questi personaggi, faccendieri politici, il Molise non ne sente il bisogno.
PETACCIATO
Arriviamo fin sulla costa e ci fermiamo a Petacciato. Qui si sfideranno Gabriele La Palombara (sindaco uscente) e Luisa Caruso. Quest’ultima è riuscita ad imporsi sui tanti che ambivano alla carica di primo cittadino grazie all’intercessione dell’ex sindaco di Termoli, il notaio Vincenzo Greco. La stessa lavora nel suo studio notarile. Entrambi i candidati sono appoggiati da liste civiche le quali tuttavia possono riconoscersi negli schieramenti partitici tradizionali. La collaboratrice del notaio termolese vicina alle posizioni del centrosinistra viceversa il sindaco uscente vicine a quelle del centrodestra. Se Luisa Caruso è nuova sulla scena politica non è così per La Palombara il quale oltre ad essere amministratore uscente il suo nome in questi anni è stato sulle prime pagine dei giornali locali perché inserito nei maggiori scandali che la regione ha subito. Ricordiamo due su tutti: il caso Cosib e la vicenda dello Zuccherificio.
Stando ai rumours locali dovrebbe riconfermarsi l’uscente La Palombara ma in tanti sperano in un atto d’orgoglio e uno scatto in avanti sul piano della moralità. Staremo a vedere.
SAN MARTINO IN PENSILIS
Infine abbiamo il comune di San Martino In Pensilis. Qui il sindaco uscente Vittorio Facciolla se la dovrà vedere con due agguerriti sfidanti: Giovanni Di Matteo, Domenico Mancino. Il primo sorretto da una lista civica lontana dai luogotenenti dei partiti. Il secondo netta espressione del centrodestra regionale. Nonostante le ottime referenze i due sfidanti difficilmente riusciranno a scalzare il primo cittadino più importante del bassomolise. Facciolla, oltre ad essere sindaco uscente è anche presidente della Net Energy nonché il maggiore indiziato ad assumere la carica di Direttore Generale al Cosib. Facciolla è uno dei quattro sindaci adriatici che sotto la supervisione di Gianfranco Vitagliano hanno dato vita alla faida tutta interna al Pdl tra il sindaco Di Brino (Termoli) e l’assessore regionale stesso. Noi de l’Infiltrato abbiamo definito questa alleanza trasversale il Pur ovvero Il Partito Unico Regionale.
Il 6 e 7 maggio si andrà a votare con la nuova normativa che disciplina il numero dei consiglieri e degli assessori in proporzione al numero di abitanti.
Per il Molise, regione notoriamente povera di grandi agglomerati urbani, avremo pressappoco questi numeri: paesi con una popolazione che va da 10 mila e 1 abitante a 30 mila abitanti (è il caso di Isernia) avremo un consiglio comunale composto da 16 consiglieri e una giunta formata da 5 assessori. Dai 3 mila e 1 abitante ai 5 mila abitanti avremo 7 consiglieri e 3 assessori. Da mille e 1 abitante a 3 mila 6 consiglieri e 2 assessori mentre dai mille abitanti in giù avremo solo 6 consiglieri.