Paradisi fiscali, grandi colossi bancari (da Barclays a Jp Morgan, da San Paolo alla Deutsche Bank, fino al Santander), legami con la Commissione Trilaterale, conti e intestatari assolutamente segreti, affari milionari, associazioni paramassoniche, giochi di potere. Questi, nel profondo buio che lo avvolge, i tratti peculiari del braccio economico del Vaticano, lo Ior. Mentre infatti i fedeli sono in subbuglio dopo le rinuncia di Benedetto XVI, la vera prima partita si giocherà sulle nomine del nuovo presidente e della nuova commissione cardinalizia a capo della banca pontificia. La guerra – politica ed economica – è appena cominciata: sarà giocata su interessi economici e sugli appoggi dei grossi poteri finanziari che sono alle spalle dello Ior. A contendersi il primato Tarcisio Bertone e i rivali di sempre come Attilio Nicora, da sempre vicino a Ratzinger.