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Grillo, cacciali (quasi) tutti: ecco le spese pazze dei Parlamentari a 5 stelle

Il Movimento 5 Stelle è di nuovo in fibrillazione dopo la fuoriuscita di altri 10 parlamentari, che hanno fondato il gruppo Alternativa Libera, e le espulsioni – per mancata rendicontazione – dei deputati Massimo Artini e Paola Pinna. In effetti l’ultima rendicontazione da loro inviata risale al dicembre 2013 anche se il metodo utilizzato da Grillo per epurarli è quanto meno disgustoso. E allora siamo andati a controllare, deputato per deputato senatore per senatore, tutti i parlamentari a 5 Stelle. E quello che viene fuori è qualcosa di scandaloso: ecco tutte le spese pazze degli Onorevoli a 5 Stelle.

 

Premessa: chi scrive è un cittadino/giornalista che ha votato Movimento 5 Stelle. Ma questo non gli impedisce di criticare il M5S e, se è il caso, di portarne all’attenzione pubblica i lati oscuri. Che, gira e rigira, ruotano sempre attorno alla rendicontazione e ai soldi.

Ecco perchè siamo andati a controllare, voce per voce, le rendicontazioni di tutti i parlamentari del Movimento per capire se le fibrillazioni del Movimento si basano su fatti reali e se le espulsioni di Artini e Pinna sono giuste e se ci sono altri casi che andrebbero monitorati. Risultato: ha ragione Grillo quando sostiene che i due deputati epurati non hanno rispettato i patti e infatti l’ultima loro rendicontazione risale al dicembre 2013. Ma è altrettanto vero che ci sono tanti altri onorevoli cui andrebbe spiegato che le spese pazze vanno lasciate ai politicanti di lungo corso, a quella famosa Casta cui il M5S non appartiene. O meglio, non dovrebbe appartenere.

Il risultato della nostra ricerca lascerebbe sbigottito anche il più radicale degli attivisti: quasi tutti gli onorevoli a 5 Stelle spendono migliaia di euro al mese per i collaboratori, tranne poche eccezioni. Perchè attaccare quei politicanti che fanno un uso smodato di portaborse e poi comportarsi allo stesso modo?

Così come sembra assurdo che solo pochi parlamentari a 5 Stelle riescano a trovare alloggi a prezzi modici: sono tanti, troppi diremmo, quelli che pagano un affitto oltre i 1.500 euro al mese. Senza considerare i casi limite di coloro che spendono più in pulizie che in canone di locazione o colore che, pur sostenendo affitti “pesanti”, chiedono rimborsi chilometrici per centinaia di euro.

Per non parlare poi dei trasporti: la maggior parte dei cittadini a 5 Stelle chiede rimborsi corposi per l’utilizzo del taxi, quasi nessuno prende i mezzi pubblici per raggiungere il Parlamento. I più “sboroni”, poi, fittano direttamente l’auto a noleggio. Esattamente come farebbe un politicante del Pd o di Forza Italia. E questo, diciamocelo fuori dai denti, non va assolutamente bene.

Anche perchè è possibile fare politica a costo zero, come dimostra l’eccellenza del Senatore Giuseppe Vacciano che – secondo l’ultima rendicontazione disponibile – a Giugno ha speso meno di 90 € per svolgere la sua attività parlamentare. E risulta anche come uno dei più attivi

Se da un lato è assolutamente positiva l’operazione trasparenza che – unico nel panorama nazionale – il Movimento 5 Stelle porta avanti, mettendo a disposizione degli elettori il sito Tirendiconto.it , attraverso cui controllare le spese di ciascun Onorevole, dall’altro bisogna censurare i comportamenti al limite della “Casta”.

Ecco l’elenco dei casi più incredibili riscontrati tra gli Onorevoli 5 Stelle.

Partiamo proprio dai due espulsi, Massimo Artini e Paola Pinna.

Nell’ultima rendicontazione disponibile (per entrambi, dicembre 2013), Artini riesce a spendere 1.400,00 € per l’alloggio, 3.359,40 € per i collaboratori e 650,00 € per la gestione ufficio, mentre la Pinna spende 1.405,22 € per l’alloggio, 3.509,92 € per i collaboratori e 1.708,00 € in consulenze varie (?!?).

Ora: va bene tutto. Ma come mai tutti quei soldi per l’affitto? Si dirà: a Roma le locazioni costano care. Eppure ci sono esempi come quello del Deputato Giuseppe L’Abbate, che a Giugno per l’affitto ha speso appena 600,00 € e solo 749,00 € per i collaboratori. E L’Abbate è uno sempre presente e con una buona produttività parlamentare.

È evidente che qualcosa non quadra.

Ma Artini e Pinna sono stati espulsi, forse anche per quelle spese troppo alte, chi può saperlo, quindi sono esempi sbagliati. Benissimo.

Andiamo a prendere allora, altri esempi: Marta Grande e Giulia Sarti, due pupille di Beppe Grillo.

L’ultima rendicontazione disponibile di Marta Grande risale a Marzo 2014: 1.800 € per il canone mensile dell’alloggio, 488,00 € di spese telefoniche e 3.643,21 € per i collaboratori.

Giulia Sarti, la cui ultima rendicontazione è di Giugno, riesce a fare ancora “meglio”: 5.751,44 € per i collaboratori e “solo” 1.400 € per l’affitto.

Marta Grande andrebbe richiamata all’ordine, perchè mancano troppi mesi di rendicontazione e, a dirla tutta, si potrebbe persino trovare un alloggio meno caro. E alla Sarti bisognerebbe chiedere conto di quei quasi 6mila euro di collaboratori: si allena a fare il Premier?

Basterebbe citare l’esempio positivo di Luigi Di Maio per capire che più di qualcosa non va: il vice Presidente della Camera, uno degli uomini più in vista del Movimento, nell’ultima rendicontazione disponibile di Giugno, ha speso 0 € per i collaboratori. Zero. Lui, forse, ne avrebbe più bisogno degli altri. E invece adotta, saggiamente, il proverbio del “chi fa da sè fa per tre”.

Ora, la domanda è: troppo bravo e parsimonioso Luigi Di Maio o troppo poco brave e spendaccione le due pupille di Grillo, Giulia Sarti e Marta Grande?

Ah, saperlo…

Stesso discorso vale per altri cinque deputati del Movimento. 

Vittorio Ferraresi, che a Giugno ha rendicontato spese per i collaboratori pari a 5.331,79 €;

Alfonso Bonafede, che a Giugno ha rendicontato spese per i collaboratori pari a 5.049,00 €;

Matteo Dall’Osso, a Giugno ha rendicontato spese per i collaboratori pari a 4.642,00 €;

Matteo Mantero, che a Giugno ha rendicontato spese per i collaboratori pari a 4.692,42 €;

Dalila Nesci, che a Giugno ha rendicontato spese per i collaboratori pari a 4.791,39 €.

Parliamo di cinque perfetti sconosciuti che spendono molti soldi per i collaboratori quando potrebbero seguire l’esempio illuminante e positivo di Roberto Fico, Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, cui forse qualche collaboratore farebbe molto più comodo che a loro e che invece a Giugno ha speso 0 € per questa voce. Zero.

Anche qui, la domanda sorge spontanea: troppo bravo e parsimonioso Roberto Fico o troppo poco bravi e spendaccioni i cinque deputati di cui sopra?

Ah, saperlo…

Ma i casi da “spese pazze” che abbiamo analizzato non finiscono certo qua.

La senatrice Sara Paglini, nell’ultima rendicontazione disponibile di Giugno, ha speso 2.275,00 € per canone mensile, 2.014,38 € per spese varie (?!?), 280,00 € per rimborsi chilometrici e 190,00 € di carburante, e 3.615,20 € per collaboratori.

Non ha fatto meglio il deputato Nicola Bianchi, che a Giugno ha rendicontato spese di canone per 1.950,00 € e 3.204,00 € per collaboratori.

Più o meno sulla stessa falsariga di Paglini e Bianchi ce ne sono tanti altri….

Per fortuna, però, ci sono anche esempi positivi.

Il Senatore Bruno Marton a Giugno ha speso appena 950,00 € di canone mensile e 423,00 per il vitto. Come un normalissimo cittadino potrebbe fare.

Il Senatore Sergio Puglia, nel mese di Giugno, ha rendicontato spese di 296,00 € per il vitto e di 1.168,28 € per i collaboratori.

E ancora: il Deputato Daniele Pesco, sempre a Giugno, ha speso solo 625,00 € per i collaboratori. Evidentemente si può lavorare bene anche senza sborsare migliaia di euro mensili per questa voce di rendiconto.

Cari cittadini Onorevoli a 5 Stelle, dovreste ricordarvi più spesso che siete stati mandati in Parlamento per controllare la Casta, non per diventare come loro. Se una famiglia di operai può vivere a Roma pagando un affitto di mille euro al mese, voi potete fare lo stesso. E non c’è bisogno di avere uno stuolo di collaboratori per portare le istanze dei vostri elettori alla Camera e al Senato. Come dimostrano, in tutta evidenza, gli esempi positivi di alcuni vostri colleghi.

Quindi, rimboccatevi le maniche e cercate di fare meglio di quanto (non) state facendo. Da voi ci si aspetta molto di più.

 

LE ORIGINI DEL MOVIMENTO 5 STELLE – GUARDA IL VIDEO