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Cocaina per politici e attori, la Dama Bianca Federica Gagliardi fa i nomi: e Roma trema

 

Il traffico internazionale di sostanze stupefacenti nel quale è coinvolta Federica Gagliardi, l’ex dama bianca al seguito di Silvio Berlusconi fermata con 24 chili di cocaina a Fiumicino, sarebbe stato gestito direttamente da tre clan di Napoli. E ora la donna, che vuole fare tutti i nomi, fa tremare la Roma dei festini. Attori e politici nel mirino, scrive Affaritaliani.

 

Il traffico internazionale di sostanze stupefacenti nel quale è coinvolta Federica Gagliardi, l’ex dama bianca al seguito di Silvio Berlusconi fermata con 24 chili di cocaina a Fiumicino, sarebbe stato gestito direttamente da tre clan di Napoli. E ora la donna, che vuole fare tutti i nomi, fa tremare la Roma dei festini. Attori e politici nel mirino. Che però ora fanno tutti finta di non conoscerla. Un copione già visto.

La procura partenopea e gli investigatori hanno ‘bocche cucite’. Ciò che è certo è che il traffico di droga è vasto e coinvolgerebbe decine di persone. Si tratta di un’inchiesta avviata dal sostituto procuratore di Napoli, Pierpaolo Filippelli della Dda e che vede impegnate le forze dell’ordine da oltre un anno.

Federica Gagliardi avrebbe importato dal Venezuela 24 chili di cocaina che una cosca avrebbe poi provveduto a rivendere a sei milioni di euro e l’incarico le sarebbe stato affidato da un intermediario, probabilmente già con un nome e un cognome. Sul reato procederà la procura di Civitavecchia anche se c’e’ un continuo scambio di informazioni tra i pm napoletani e laziali. La donna, assistita dall’avvocato Nicola Capozzoli, nei prossimi giorni sarà sottoposta ad interrogatorio per convalida del fermo disposto. L’avvocato ha incontrato la sua assistita nel carcere femminile di Civitavecchia e non sarebbe entrato nel merito della questione in quanto la sua assistita sarebbe molto provata psicologicamente.

Il complice: secondo gli investigatori se una persona sbarca da Caracas e sa di avere 24 chili di cocaina nel trolley sa anche che qualcuno la salverà dai controlli. Magari facendola passare per il corridoio riservato al personale dello scalo, che porta direttamente all’uscita senza dover passare tutti i controlli.