Il cloud gaming, come ormai tutti gli appassionati di videogame sanno, offre la possibilità di utilizzare una serie di titoli online e giocarci in streaming, senza la necessità di avere fisicamente il videogioco prescelto e installarlo sulla propria console, utilizzando tempo ma soprattutto GB della memoria della piattaforma. Come spesso accade quando ci si approccia a rivoluzioni di tale portata, non mancano i più scettici i quali continuano a preferire senza troppi dubbi l’acquisto del videogioco nella classica modalità, attraverso il disco fisico. Spesso, infatti, si ritiene che il recarsi fisicamente in un punto vendita sia parte integrante dell’esperienza legata al videogioco: potrebbe essere un fattore su cui riflettere ed indubbiamente permette una socializzazione maggiore rispetto al cloud gaming, per cui in linea teorica tutto può essere fatto rimanendo all’interno della propria casa.
Appurate queste innovazioni, il panorama offerto dal digitale è piuttosto vario e restano a disposizione dell’utente i giochi che si ritrovano online senza bisogno di effettuare download o avere specifiche tecniche particolari, per cui quindi non sono indispensabili abbonamenti. Ne sono un esempio i principali giochi di carte come ramino o poker, presenti nei cataloghi delle sale online, così come la slot Extra Chilli, la roulette o il baccarat: queste versioni sono equivalenti a quelle che si ritrovano nei tradizionali casinò e non richiedono tassativamente il download poiché sono disponibili online.
Il mercato attuale di questa nuova frontiera dei videogiochi non è ancora molto battuto e si possono contare sulle dita d’una mano le grandi aziende che hanno deciso di investire in questo settore, nomi che combaciano non a caso con i colossi della tecnologia mondiale poiché si tratta di un ambito che richiede un grande esborso economico. Le aziende leader del settore sono: Microsoft, Sony, NVIDIA e Shadow. Fino ad una manciata di mesi fa era attivo anche Google attraverso il servizio di Google Stadia, per cui si sono però chiusi i battenti nel gennaio scorso. Il problema, secondo gli esperti del settore, non si tratta di una mancanza legata al cloud gaming in sé: questo è considerato senza dubbio una delle nuove frontiere del mondo dei videogiochi. L’errore del big della California sarebbe dovuto ad investimenti sbagliati che hanno generato enormi perdite per la società.
Microsoft e Sony invece restano sulla cresta dell’onda e non a caso sono le due aziende produttrici delle due principali console al mondo, rispettivamente Xbox e PlayStation. Per quanto riguarda la prima azienda, l’abbonamento di Cloud gaming proposto è denominato Xbox Game Pass Ultimate e la sua sottoscrizione offre all’utente la possibilità di utilizzare tutto il catalogo Microsoft, inclusi i giochi pensati in esclusiva. La Sony ha invece pensato al PlayStation Plus Premium, con una modalità di servizio analoga a quanto proposto dall’azienda di Bill Gates, a variare è chiaramente il catalogo dei giochi messi a disposizione.
Shadow è tra le ultime piattaforme approdate nel mercato italiano: l’esordio è infatti datato 2022. Rispetto alle due precedenti alternative, che si rivolgevano in prima istanza ad utenti già fruitori di una console specifica, Shadow si rivolge ad un pubblico che utilizza primariamente il computer come strumento di gioco. L’obiettivo perseguito è quello di tentare di offrire a tutti gli utenti un PC considerato di fascia alta senza averne però le specifiche hardware: lo si implementa utilizzando il servizio cloud, disponibile online. Al momento sono previsti due abbonamenti differenti: quello base e il Power Upgrade, che permette di raggiungere specifiche tecniche tali da rendere il proprio dispositivo domestico al pari di quello utilizzato dai professionisti dell’high tech.