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Comunali Roma 2016, il Vaticano punta su Virginia Raggi: ecco cosa succede

Comunali Roma 2016, Virginia Raggi è la favorita nella corsa al Campidoglio

Comunali Roma 2016, la campagna elettorale entra nel vivo e il Vaticano – attraverso le parole del Segretario di Stato Pietro Parolin – non si lascia scappare l’occasione di intervenire: ecco cosa succede.

Comunali Roma 2016, la favorita di questa campagna elettorale resta sempre lei, Virginia Raggi, che in un’intervista rilasciata a Micromega ha spiegato parte del suo programma: “Vogliamo ristrutturare il debito di Roma, un debito che è principalmente finanziario e nei confronti delle banche. È nato per l’indebitamento di Roma Capitale verso fornitori e di soggetti vari, pensi che un miliardo riguarda le indennità da esproprio per i mondiali di calcio di Italia ‘90… C’è poca chiarezza. A nostro avviso bisognerebbe capire perché sono stati contratti quei debiti. Quindi interrogarsi sulle responsabilità e sui tassi di mutuo – se sono regolari o meno – ed infine trovare il modo per rinegoziare il debito con gli istituti di credito”.

Obiettivo assolutamente condivisibile, se ce la facesse sarebbe un successo strepitoso per la Capitale e un precedente che aprirebbe le porte della rinegoziazione ad altre amministrazioni comunali soffocate dai debiti con le banche.

COMUNALI ROMA 2016, IL VATICANO PUNTA SUL M5S

A far discutere, però, sono state le parole del Segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, che arrivando alla Santa Sede per la presentazione di un nuovo mensile dell’Osservatore romano, ha risposto a una cronista che gli chiedeva cosa ne pensasse di Virginia Raggi: “Le auguro ogni successo, le auguro di diventare quello che vuole diventare”.

Come analizza Il Fatto Quotidiano, si tratta di “una risposta che per alcuni suona come un mezzo endorsement per la grillina, mentre per altri è una semplice espressione di cortesia. Resta il fatto che i tentativi di dialogo tra i 5 stelle e il Vaticano proseguono con buoni risultati da alcuni mesi e questo potrebbe essere solo l’ennesimo segnale”.

A chiudere il discorso ci ha pensato Alessandro Di Battista, che ha commentato così l’endorsement della Santa Sede alla candidata del M55: “Penso che oggi Papa Francesco abbia il nostro stesso obiettivo: ripulire Roma dalla corruzione”.

Come dargli torto?