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Abbado e Rubbia, i nuovi senatori a vita indagati dal fisco

La polemica è stata tirata fuori dal Giornale di Berlusconi dopo la nomina di Giorgio Napolitano. L’inchiesta dell’agenzia delle entrate riguardava 32 vip nel 2008 e permise allo Stato italiano di recuperare più di ottanta milioni di euro.

 

La nomina dei quattro senatori a vita decisa da Re Giorgio Napolitano non smette di suscitare polemiche. E su Claudio Abbado e Carlo Rubbia “il Giornale” di Berlusconi ha pensato bene che ci fosse qualcosa da approfondire. I due infatti, come denunciò il quotidiano Repubblica nel 2008 avrebbero avuto la residenza nel principato di Monaco.

I due nomi furono scovati dall’agenzia delle entrate. Erano compresi in una rosa di 32 vip con residenza monegasca. Fu allora che venne avviata un’indagine dove alcuni ammisero la colpa e rateizzarono le ammende. Secondo Repubblica una cartella esattoriale venne notificata a anche a Carlo Rubbia.

Alcuni di loro aderirono al concordato e rateizzato la multa, altri si appellarono alle commissioni provinciali. Il risultato è che lo Stato ha incassato più di ottanta milioni di euro.

“La cartella esattoriale – riportò cinque anni fa Repubblica – è arrivata all’indirizzo di Rubbia. Abbado invece firmò il concordato”.

Secondo Corrado Zunino “mettendo in fila le contestazioni , l’Agenzia delle entrate ha scoperto che dai contenziosi aperti con 32 personalità conosciute e residenti fittiziamente nel Principato sono rientrati oltre 80 milioni di euro.Meglio, sono stati messi a bilancio 83,502 milioni di euro”.

Altri vip sono finiti nelle maglie dell’Agenzia delle entrate.

I nomi più eclatanti che accettarono le contestazioni dl fisco furono quello di Luciano Pavarotti, Del violinista Salvatore Accardo e del direttore d’orchestra Claudio Abbadoe pare che gli importi contestati non fossero proprio spiccioli.