Storytelling su Lifestyle, Sport, Tech e Food

MICHELE IORIO/ Gli sprechi continuano: ecco a voi il Cocco del Presidente…

Francesco Cocco non è nuovo alle cronache locali molisane per i suoi alti compensi pubblici devoluti dalle passate Giunte Regionali. E anche stavolta la nuova Giunta ha dato il niet al suo rinnovo contrattuale, grazie all’intervento diretto del suo padre-padrone Michele Iorio. Infatti con il Decreto del Presidente della Regione – n° 48 – 28/02/2012  a Francesco Cocco, già Consigliere del Presidente della Regione, sono stati rinnovate le consulenze per gli ambiti “relazioni internazionali” e “utilizzo fondi comunitari” dal 01/03/2012 al 28/02/2013. Pioggia di denari per il cocco presidenziale…

di Alessandro Corroppoli – Twitter.com/AlexCorroppoli

L’ingresso di Cocco nell’ harem ioriano avviene del 2004, quando l’allora Presidente Iorio lo inserisce nella sua squadra di consiglieri personali.  Cocco si andò ad occupare della spesa dei fondi comunitari, compartimento che era stato fin ad allora seguito da Sabrina De Camillis. Iorio e la  giunta dell’epoca confermarono gli uscenti tre personalissimi consiglieri ad personam: Mauro Belviso, Franco Mancini e Sabrina De Camillis a cui, appunto, si aggiunse Francesco Cocco.

A tutti e quattro fu garantito un compenso di 53 mila euro l’anno netti a cui si aggiunsero le spese di trasporto, vitto e alloggio per le missioni fuori sede.

Ma chi è Francesco Cocco?

Dirigente nazionale della Dc prima di tangentopoli. Successivamente alle varie spaccature interne allo scudo crociato passa con i Popolari, con cui nel 2000 si candida e viene eletto nel listino maggioritario del centrosinistra. Le elezioni furono vinte da Giovanni Di Stasi. Nel 2001 non riuscì ad essere confermato a Palazzo Moffa e si allontanò pian piano dai Popolari per aderire all’Udeur. Ma poco prima di essere unto dal Signor Iorio viene illuminato su Via Genova a Campobasso e prende la ‘sofferta’ decisione di compiere un salto nel  ricco vuoto trasferendo armi e bagagli in Forza Italia.

A Cocco nell’aprile 2007 fu rinnovato l’incarico e aumentato il compenso sempre tramite delibera di giunta (Deliberazione n. 405 – OGGETTO: Legge regionale n. 7 dell’8 aprile 1997. Atto di organizzazione di cui alla delibera di Giunta Regionale n. 500 del 14 aprile 2003 e successive modificazioni ed integrazioni. Provvedimenti).

Come dicevamo non solo fu confermato al suo posto ma addirittura il suo compenso netto è quasi raddoppiato: “alla quantificazione in € 75.000,00 (euro settantacinquemila/00) della spesa complessiva presunta per il pagamento del compenso annuo lordo e per i rimborsi delle spese dovuti al “Consigliere del Presidente” Sig. Francesco Cocco”.

Non sappiamo quali siano stati i grandi meriti del consulente per ricevere un raddoppio al suo compenso annuo ma sicuramente le cifre in ballo sono esorbitanti in proporzione agli incarichi da svolgere. Certo è che Cocco è un vero fedayn del Presidente. L’incarico ha una durata  quasi quadriennale ( 31.12.11).

In quattro anni i vari assetti politici son cambiati, così tra un predellino e una primaria il nostro consulente trova il tempo di restituire un favore al suo Presidente. Nelle scorse consultazioni, quelle del 16 / 17 ottobre scorso, Francesco Cocco è uno dei candidati  alla carica di consigliere con Grande Sud, il partito di Gianfranco Miccichè, per la provincia di Campobasso. Troviamo il suo nominativo subito dopo quello di Antonio Chieffo e di Maria Bianchini. Non viene eletto ma il suo sacrificio verrà, viene adeguatamente ripagato e ricompensato.

Siamo ai giorni nostri. Come detto in precedenza nessuno degli attuali assessori ha voluto prendersi l’onere di riconfermare il consulente. Addirittura sembrerebbe che anche il direttore generale regionale, Antonio Francioni, si sia rifiutato. Ed allora l’incombenza da buon padre di famiglia è toccata adempierla  direttamente dal Presidente il quale  assicura al suo cocco per un anno uno stipendio pari a 25 mila euro a cui vanno ad aggiungersi oneri previdenziali e altre imposte eventuali dovute per prestazioni professionali ed al rimborso delle spese per trasferte connesse all’espletamento dell’incarico stesso, per un importo totale di 45 mila euro.

La domanda è: perché la Giunta regionale si è rifiutata di affidare nuovamente l’incarico di Consigliere del Presidente a Francesco Cocco? E perché l’attuale consigliere, a cui auguriamo buon lavoro, è così indispensabile, e costoso, all’inattendibile Governatore Molisano? Cosa ci viene ancora nascosto?