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CASA POUND-ISERNIA/ Riceviamo e pubblichiamo la replica di Francesco Di Salvo

In merito a quanto scritto dal signor, dottor o qualunque altra carica avrebbe Michele Mignogna, firmatario aderente di un appello promosso da alcune associazioni “CAMPOBASSANE” che vorrebbe impedire in nome della “DEMOCRAZIA” la presentazione di un libro; CasaPound Isernia, a scanso di equivoci e infastidita dal fango mediatico che, soprattutto sul web (per fortuna quasi tutti i quotidiani hanno cestinato i DELIRI), ci è stato letteralmente sputato contro, precisa quanto segue:

Senza stare a pesare le altre falsità circolate in questi giorni sul web, anche sul sottoscritto, nella maggior parte anonime, diffamatorie, inopportune, ridicole e che rendono ben comprensibile in che situazione di disagio si trovano certi ambienti, che si rifanno alla sinistra democratica e pacifista, ora in veste di poliziotti del pensiero, nel prendere coscienza che chi non è uno di loro agisce meglio di loro, falsità che nulla hanno a che vedere con le proposte e le azioni di CasaPound Italia, siamo rimasti ancor più atterriti nel constatare che un organo d’informazione come il vostro abbia potuto dare credito a fandonie di queste dimensioni.

Nell’articolo redatto dal vostro coodirettore si moltiplicano menzogne e diffamazioni riprese dai suddetti

“democraticopacifisti” che vogliono impedire la presentazione di un libro, soprattutto quando si imputa a noi letteralmente di aver chiesto al Comune di Isernia “che ad essere ammessi al bando” promosso dallo stesso Comune “dovevano essere solo cittadini isernini, o comunque italiani, tanto da aver costretto i vertici dell’ente a fare una conferenza stampa congiunta in cui  lo IACP si impegnava a fare quello che loro chiedevano, e cioè a predisporre un bando con l’esclusione dei “non italiani””.

Una vera è propria teoria, del tutto priva di qualsiasi fondamento, propria di chi non solo non ha partecipato all’evento, in questo caso il Mignogna, ma soprattutto di chi sembra voler cavalcare l’onda di gruppuscoli che fino ad oggi non hanno prodotto azione in Molise, anzi hanno contribuito attivamente affinchè questa regione andasse allo sbando.

Se è vero come è vero che un quotidiano gratuito locale ci ha addirittura accusato di voler consegnare , alla faccia del razzismo, gli alloggi alla comunità rom cosa anche questa assolutamente falsa.

Nella conferenza stampa promossa da CasaPound Isernia nel luglio scorso dopo una diatriba con Comune e IACP Isernia durata ben 15 giorni (forse il Mignogna era ad occuparsi di cronaca nel suo paese?) abbiamo con forza e determinazione chiesto l’annullamento del bando che prevedeva per l’accesso un reddito minimo di €.18.000,00 annui perché ritenuto discriminante verso le fasce più deboli della popolazione.

PUNTO

Non abbiamo parlato mai e neanche c’è venuto in mente di parlare di bianchi, neri, rossi, gialli e arcobaleno, come il Mignogna vuol, del tutto artatamente, far credere, grazie al suo autorevole e “affidabile” interlocutore di cui misteriosamente non si sa neanche il nome di battesimo e che vorremmo svisceratamente conoscere non per fargli una manifestazione pacifista e democratica contro ma esclusivamente al fine di conoscere su quali basi poggi la sua “scelerata” teoria.

Altra falsità sta nell’asserire, senza qualsivoglia motivazione o precipitato logico che CasaPound è un movimento di estrema destra, cosa assolutamente non veritiera infatti invitiamo tutti a leggere il manifesto di CasaPound su ESTREMOCENTROALTO (www.ideodromocasapound.org) !

Sfido chiunque a produrre un qualsivoglia documento ufficiale del movimento che rappresento a dimostrare il contrario.

Un’unica mezza verità dice il Mignogna nel suo soliloquio, nella parte in cui afferma che “Esiste un gruppo appunto ad Isernia, non molto numeroso a dire il vero, e con scarsa presenza sul territorio, infatti l’unica notizia che abbiamo della loro presenza è una polemica con l’Istituto Autonomo case Popolari di Isernia”.

“NON MOLTO NUMEROSO” fa pensare tanto, perché il gruppo non molto numeroso in un solo mese ha prodotto mille volte di più del NULLA prodotto da chi oggi in nome dell’antifascismo militante vuole impedire la presentazione di un libro che, edito da RIZZOLI, ha venduto circa 15.000 copie, è stato ristampato per la quarta volta ed è stato presentato in tutta Italia per 33 volte e a Isernia, che la sinistra lo voglia o meno, sarà la TRENTAQUATTRESIMA.

Invitiamo il Mignogna o chiunque voglia intervenire dalla redazione de L’INFILTRATO alla presentazione del libro “NESSUN DOLORE” ad essere presente come relatore, controparte, giornalista, opinionista, “scassacazzo” o quant’altro possa servire a rasserenare gli animi infuocati di chiunque che ad oggi ha intenzione di VENIRE a Isernia.

Pierfrancesco Di Salvo

CasaPound Isernia PER LA GIUSTIZIA SOCIALE