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MICHELE ZAGARIA/ Arrestato il superboss della camorra

di Redazione Infiltrato.it

Il Corriere del Mezzogiorno è il primo a dare la notizia che tanti aspettavano da tempo: Michele Zagaria, la primula rossa della camorra, è stato arrestato alle 11:30 di questa mattina, dopo 16 anni di latitanza. Proprio ieri scrivevamo di Enrichetta Avallone, moglie di Antonio Iovine, l’altro superboss dei Casalesi arrestato, che risiede in Molise, a Venafro. Chissà che non siamo stati profetici…

Piero Rossano, il giornalista del Corriere del Mezzogiorno, invidiato da tutti i suoi colleghi, ha lanciato la bomba sull’arresto di Zagaria e ne ha svelato anche alcuni dettagli. Pare, infatti, che al momento dell’arresto il boss “sia stato colto da malore al punto da richiedere l’intervento di un’ambulanza della polizia sul luogo del blitz.”

Si era nascosto nella sua terra, quella Gomorra che lo aveva sempre protetto e che, come succede per tutti prima o poi, gli ha fatto mancare la terra sotto i piedi. “L’ultimo capo della cosca casertana”, scrive Rossano,  “è stato scovato all’interno di un covo individuato sin dai giorni scorsi in un fondo agricolo di via Mascagni, una traversa di via Crocelle nel cuore della sua Casapesenna.”

La sua Casapesenna, appunto, non gli è servita ad evitargli un carcere, che sarà per tutta la vita. Del resto, come la storia insegna, quando cambiano gli equilibri politici, quando una Repubblica finisce per dare spazio ad un’altra, anche la criminalità organizzata si riassesta. E in queste fasi gli scossono possono essere tremendi, come sarà l’impatto dell’arresto di Michele Zagaria.

“Scene di giubilo e di entusiasmo tra le forze dell’ordine presenti che hanno cominciato ad abbracciarsi e a scandire slogan”, riferisce ancora Rossano. Ed è evidentemente a loro, alle forze dell’ordine che combattono sul territorio nonostante i numerosi tagli che sono costretti a subire – qualcuno deve addirittura pagarsi la benzina per dare la caccia ai latitanti – che va il plauso per aver chiuso la carriera criminale di uno dei più feroci boss della camorra casalese.