Storytelling su Lifestyle, Sport, Tech e Food

Reati depenalizzati, follia di Stato: ecco l’elenco completo.

Reati depenalizzati elenco, ennesima porcata del Governo Renzi: per ridurre il peso sulla Giustizia italiana ha partorito una serie di reati depenalizzati. E tra questi ve ne sono di clamorosi. Ecco l’elenco completo.

Reati depenalizzati, il Ministro della Giustizia Orlando

Reati depenalizzati, cerchiamo di centrare subito il punto.

Le domande a cui rispondere sono essenzialmente tre:

1) Dove nasce questo provvedimento?

2) Quali i criteri con cui si è deciso cosa depenalizzare e cosa no?

3) Quali i reati depenalizzati?

DOVE: L’AGENDA PER LA SEMPLIFICAZIONE

Come si legge nel programma 2015-2017 dell’Agenda, attraverso questo macro-concetto il Governo intende:

“Recuperare il ritardo competitivo dell’Italia, liberare le risorse per tornare a crescere e restituire ai cittadini e alle imprese il tempo da dedicare a quello che conta.”

Il Ministero della Giustizia – guidato da Andrea Orlando – gioca un ruolo decisivo nel processo di semplificazione:

“Proseguendo nel solco avviato con la diffusione del processo civile telematico”.

Gli obiettivi della Giustizia secondo il Premier Renzi, grande fautore della semplificazione, sono chiari: 

“Riduzione dei tempi della giustizia, procedure del processo più veloci, riduzione dell’arretrato, trasparenza delle informazioni per cittadini imprese ed eliminazione delle distanze geografiche per l’accesso al processo”.

Renzi ha indicato la via maestra da seguire per raggiungere gli obiettivi della semplificazione giudiziaria:

“Trasformare alcuni reati di lieve entità in illeciti amministrativi sia per rendere più effettiva ed incisiva la sanzione assicurando al contempo una più efficace repressione dei reati più gravi,sia anche per deflazionare il sistema processuale penale. Si ritiene infatti che rispetto a tali illeciti abbia più forza di prevenzione una sanzione certa in tempi rapidi che la minaccia di un processo penale lungo e costoso che per il particolare carattere dell’illecito e per i tempi stessi che scandiscono il procedimento penale rischia di causare la mancata sanzione”.

IL CONTESTO? UN CALDERONE…

È in questo contesto che nasce l’esigenza della LEGGE 28 aprile 2014, n. 67, “Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili” (note: Entrata in vigore del provvedimento: 17/05/2014).

Nel calderone di questa legge delega – con cui il Parlamento ha conferito al Governo il potere di legiferare in materia di semplificazione giudiziaria – sono stati inseriti i reati da depenalizzare.

L’iter legislativo, che ha portato all’attuazione della legge delega, è passato attraverso  il Decreto Legislativo n. 28/2015 recante “Disposizioni in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto, a norma dell’articolo 1, comma 1, lettera m), della legge 28 aprile 2014, n. 67“, in vigore a partire dal 2 aprile 2015.

Dopo il dl si è arrivati allo “Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di depenalizzazione” (atto n° 245 della Camera dei Deputati, trasmesso alla Presidenza il 17 novembre 2015).

I CRITERI: LA CORTE DI CASSAZIONE

Quali i criteri con cui si è deciso cosa depenalizzare e cosa no? Come arrivare ad un elenco di reati depenalizzati?

Alla domanda ha risposto, in maniera eccellente, la Rel. n. III/07/2014 della Corte di Cassazione:

“L’intervento di depenalizzazione investe: tutti i reati sanzionati con la sola pena della multa o dell’ammenda (eccettuate determinate materie elencate nella lettera a della disposizione); alcuni delitti previsti dal codice penale (artt. 594, 627, 632,632,633, 635/1, 647); il delitto di evasione contributiva previsto dall’art. 2, comma 1-bis del d.l. n. 463 del 1983, entro il limite dei diecimila euro; il reato previsto dall’art. 10-bis del d.lgs. n. 286 del 1998; una serie specificata di contravvenzioni, sanzionate alternativamente con l’arresto o l’ammenda”.

Già a questo punto ci sarebbero tante ragioni per cui scandalizzarsi e accusare il Governo Renzi di incompetenza. Ma proseguiamo con ordine e proviamo a rispondere alla terza, cruciale, domanda: quali i reati depenalizzati?

REATI DEPENALIZZATI, ELENCO COMPLETO

Qui viaggiamo su due binari: da una parte la “verità istituzionale”, quella raccontata dal Governo, dall’altra la “verità interpretata” dai Gufi.

Iniziamo dalla posizione del Governo, che attraverso un comunicato del Ministero della Giustizia ha spiegato che il “decreto delegato (su cui si basa tutta la semplificazione giudiziaria italiana, ndr)  recepisce le proposte elaborate dalla commissione ministeriale nominata con D.M. 27 maggio 2014 e presieduta dal prof. Francesco Palazzo”.

Il prof. Francesco Palazzo è ordinario di diritto penale presso l’Università degli studi di Firenze.

Nel comunicato si legge che l’istituto della semplificazione

“costruito quale causa di non punibilità, consentirà una più rapida definizione, con decreto di archiviazione o con sentenza di assoluzione, dei procedimenti iniziati nei confronti di soggetti che abbiano commesso fatti di penale rilievo caratterizzati da una complessiva tenuità del fatto, evitando l’avvio di giudizi complessi e dispendiosi laddove la sanzione penale non risulti necessaria. Resta ferma la possibilità, per le persone offese, di ottenere serio ed adeguato ristoro nella competente sede civile”.

Il concetto è passare da una pena che potremmo chiamare corporale, la reclusione, a una che ti colpisce laddove, solo in teoria, farebbe più male: nel portafoglio. Il vil denaro andrà a riempire le casse dello Stato, o almeno così si spera, e si svuoteranno, sempre di speranza si tratta, le aule dei tribunali penali e le carceri.

Senato e Camera delineano l’azione di “Depenalizzazione” nella Scheda di lettura n° 245, in cui “si dà conto del contenuto dello schema di decreto legislativo A.G. 145, che – attuando la medesima legge delega – presenta rilevanti elementi di contatto con lo schema di decreto legislativo con cui è data attuazione all’articolo 2, comma 3, della legge 67/2014“.

Tradotto dal politichese, il documento racchiude quel che sarà la nuova Giustizia semplificata.

Nell’elenco dei reati depenalizzati (“non attinenti a materie escluse dalla depenalizzazione“) troviamo:

– Percosse

– Rissa

– Lesioni personali colpose

– Omesso avviso all’Autorità dell’evasione o fuga di minori

– Somministrazione a minori di sostanze velenose o nocive

– Inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori

– Atti osceni

– Omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali

Altri reati depenalizzati vengono evidenziati dallo Studio Cataldi:

– Falsità in scrittura privata

– Falsità in foglio firmato in bianco

– Falsità su un foglio firmato in bianco diverse da quelle previste dall’art. 486 c.p. Atto privato

– Uso di atto falso. Atto privato

– Soppressione, distruzione e occultamento di atti veri

– Pubblicazioni e spettacoli osceni

– Ingiuria

– Sottrazione di cose comuni

– Danneggiamento semplice

– Appropriazione di cose smarrite, del tesoro o di cose avute per errore o caso fortuito

– Rifiuto di prestare la propria opera in occasione di un tumulto

– Abuso della credulità popolare

– Rappresentazioni teatrali o cinematografiche abusive

– Atti contrari alla pubblica decenza. Turpiloquio

– Guida senza patente

– Riciclaggio

– Interruzione volontaria gravidanza senza osservanza delle modalità indicate dalla legge

– Violazione norme pubblica sicurezza

– Violazione norme diritto d’autore

– Contrabbando violazioni doganali

Non è previsto nell’elenco dei reati depenalizzati, almeno stando alla posizione del Governo “il reato di immigrazione clandestina“.

Dopo aver esaminato la posizione del Governo, passiamo a quella dei Gufi.

I gufi che hanno lanciato l’allarme sono stati i rappresentanti della Consap, la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, che attraverso il loro segretario nazionale, Giorgio Innocenzi, hanno espresso parole di fuoco:

“Profondo sconforto delle forze dell’ordine per la depenalizzazione dei reati minori: umiliati cittadini e poliziotti! Riuscite ad immaginare lo sconforto da parte degli operatori di Polizia a seguito di questo provvedimento di depenalizzazione? Provate un attimo ad immaginare come dobbiamo sentirci noi poliziotti nel pensare che un omicidio colposo, furto, le percosse, il maltrattamento di un animale, la truffa, gli atti osceni, o una omissione di soccorso anche fatte sotto i nostri occhi possono non essere più oggetto di condanna penale. Riteniamo che questa forma di ingiustizia, non potrà fare altro che fomentare rabbia e sconforto tra gli operatori di polizia ma anche tra la gente comune!”.

E giù un elenco di reati depenalizzati da brivido (elenco stilato da Francesco Pellecchia, Presidente Nazionale ANPANA, l’Associazione Naz. Protez. Animali Natura Ambiente)

Francesco Pellecchia, Presidente di Anpana

– Abbandono di persone minori o incapaci – art.591 c.p. co.1

– Abusivo esercizio di una professione – art 348

– Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina – art.571 c.p.

– Abuso d’ufficio – art.323 c.p.

 – Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico – art.615 ter

– Arbitraria invasione e occupazione di aziende agricole o industriali. Sabotaggio – art.508 c.p.

– Adulterazione o contraffazione di cose in danno della pubblica salute – art.441 c.p.

– Appropriazione indebita – art.646 c.p.

– Arresto illegale – art.606 c.p.

– Assistenza agli associati (anche mafiosi) – art.418 co.1 c.p.

– Attentato a impianti di pubblica utilità – art.420 c.p.

– Attentati alla sicurezza dei trasporti – art.432 c.p.

– Atti osceni – art.527 c.p.

– Atti persecutori (stalking) – art.612 bis co.1

– Commercio o somministrazione di medicinali guasti – art.443 c.p.

– Commercio di sostanze alimentari nocive – art.444 c.p.

– Contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari – art.517 quater

– Corruzione di minorenne – art.609 quinquies co.1 c.p.

– Crollo di costruzioni o altri disastri dolosi – art.434 co.1 c.p.

– Corruzione – art-318 c.p.

– Danneggiamento – art.635 c.p.

– Danneggiamento a seguito d’incendio – art.423 c.p.

– Danneggiamento seguito da inondazione,frana valanga – art.427 co.1 c.p.

– Danneggiamento di informazioni e programmi informatici – art.635 bis c.p.

– Danneggiamento di sistemi informatici o telematici – art.635 quater c.p.

– Detenzione di materiale pornografico – art.600 quater c.p.

– Deviazione di acque e modifiche dello stato dei luoghi – art.632 c.p.

– Diffamazione – art. 595 c.p.

– Divieto di combattimento tra animali – art.544 quinquies

– Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza – artt.392-393 c.p.

– Evasione – art 385 c.p.

– Fabbricazione o detenzione di materie esplodenti – art.435 c.p.

– False informazioni al P.M. – art.371 bis

– Falsità materiale del P.U. – art.477 c.p.

– Favoreggiamento personale – art-378 c.p.

– Favoreggiamento reale art.379 c.p.

– Frode informatica – art.640ter co.1-2 c.p.

– Frode in emigrazione art.645 c.p.co.1

– Frode nelle pubbliche forniture – art.356

– Frode processuale – art.374 c.p.

– Frodi contro le industrie nazionali – art.514 c.p.

– Frode nell’esercizio del commercio – art.515 c.p.

– Furto – art.624 c.p.

– Gioco d’azzardo – art.718-719 c.p.

– Impiego dei minori nell’accattonaggio – art.600 octies c.p.

– Incesto – art.564 1 co. C.p.

– Inadempimento di contratti di pubbliche forniture art.355 c.p.

– Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato – art 316 ter

– Ingiuria – art.594 c.p.

– Ingresso abusivo nel fondo altrui – art.637 c.p.

– Insolvenza fraudolenta – art.641 c.p.

– Interferenze illecite nella vita privata – art. 615 bis

– Interruzione di pubblico servizio – art.331 c.p.

– Intralcio alla giustizia – art.377 c.p.

– Introduzione nello Stato e commercio di prodotti falsi – art.474 c.p.

– Introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui – art.636 c.p.

– Invasione di terreni o edifici – art.633 c.p.

– Istigazione a delinquere – art.414 c.p.

– Istigazione a disobbedire alle leggi – art.415 c.p.

– Lesione personale – art.582 c.p.

– Lesioni personali colpose art.590 c.p.

– Maltrattamento di animali – art.544 ter

– Malversazione a danno dei privati – art.315 c.p.

– Malversazione a danno dello Stato – art.316 bis

– Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice – art.388 c.p.

– Manovre speculative su merci – art.501 bis c.p.

– Millantato credito – art.346 c.p.

– Minaccia – art. 612 c.p.

– Occultamento di cadavere – art.412 c.p.

– Oltraggio a P.U. – art.341 bis

– Oltraggio a un magistrato in udienza art.343 c.p.

– Omessa denuncia di reato da parte del P.U. – art.361

– Omicidio colposo – art.589 c.p. co.1

– Omissione di referto – art.365 c.p.

– Omissione di soccorso – art. 593 c.p.

– Patrocinio o consulenza infedele – art.380 c.p.

– Peculato mediante profitto dell’errore altrui – art.316 c.p.

 – Percosse – art. 581 c.p.

– Possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi – art.497 bis co.1.

– Procurata evasione – art.386 co.1

– Procurata inosservanza di pena – art.390 c.p.

– Resistenza a P.U. – art. 337 c.p.

– Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio – art.501 c.p.

– Rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro – art.437 c.p.

– Rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio – art.326 c.p.

– Rivelazione di segreti inerenti ad un procedimento penale – art.379 bis

– Rifiuto di atti d’ufficio. Omissione – art.328 c.p.

– Rissa – art.588 c.p.

– Simulazione di reato – art.367 c.p.

– Sostituzione di persona – art.494 c.p.

– Sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro – art.334 c.p.

– Sottrazione di persone incapaci – art.574 c.p.

– Sottrazione e trattenimento di minori all’estero – art.574 bis

– Stato d’incapacità procurato mediante violenza – art. 613 c.p.

– Traffico d’influenze illecite – art.346 bis

– Truffa – art.640 c.p.

– Turbata libertà degli incanti – art.353

– Turbativa violenta del possesso di cose immobili – art.634 c.p.

– Usurpazione di funzioni pubbliche – art.347

– Uccisione di animali – art.544 bis

– Uccisione o danneggiamento di animali altrui – art.638 c.p.

– Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine – art.516 c.p.

– Vilipendio delle tombe – art.408

– Vilipendio di cadavere – art.410 co.1

– Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza – art 616 c.p.

– Violazione di domicilio art.614 c.p.

– Violazione di domicilio commessa dal P.U. – art. 615 c.p.

– Violazione di sepolcro – art.407 c.p.

– Violazione di sigilli art.349

– Violazione degli obblighi di assistenza familiare – art.570 c.p.

– Violenza o minaccia a P.U. art.336 c.p.

– Violenza privata – art.610 c.p.

– Violenza o minaccia per costringere taluno a commettere un reato – art.611 c.p.

REATI DEPENALIZZATI, CONCLUSIONI?

Quindi abbiamo da un lato il Governo che vuole depenalizzare “reati lievi“, punendoli con sanzioni pecuniarie. Ma tra questi cosiddetti “reati lievi” ce ne sono alcuni che mettono i brividi (percosse, rissa, riciclaggio e via dicendo).

Dall’altro ci sono i Gufi che preconizzano una follia governativa di proporzioni epiche. 

Questa doppia interpretazione nasce dal fatto che il Governo non è trasparente sull’effettivo ambito di applicabilità della legge, mettendo in campo un “istituto” troppo elastico, parziale e che rischia quindi di dare adito a dubbi ed incertezze interpretative.

Si lascia così via libera alla discrezionalità con cui i giudici valuteranno la “tenuità del fatto“.